Durante un’attività di ricognizione svolta da una pattuglia del 132° reggimento artiglieria corazzata “Ariete”, che costituisce in teatro afgano la struttura portante di Italfor-12, nella periferia nord-est di Kabul sono state trovate diverse carcasse di aerei italiani risalenti agli anni Trenta. La notizia della possibile presenza in territorio afgano di tali relitti era già stata data al contingente dal gioralista Gianandrea Gaiani, direttore del webzine Analisi Difesa, il quale citava la testimonianza del noto storico dell’aeronautica dott. Gregory Alegi.
I velivoli sono dei biplani modello Imam Ro 37 costruiti in Italia a partire dal 1937 e destinati alla ricognizione strategica e al combattimento, venduti alle forze aeree afgane nel 1938 nel numero in 16 esemplari. I relitti sono in pessime condizioni e sono visibili soltanto le intelaiature in metallo con alcune tracce della telatura originale. Le ali sono seriamente danneggiate e mancano alcune parti della struttura portante. Per contro, in buone condizioni risultano essere i motori Piaggio Pxr stellari a nove cilindri raffreddati ad aria che consentivano una velocità di 310 Km/h a bassa quota.Visto l’impiego e la loro capacità di operare fino a una quota di 6.000 metri, erano equipaggiati con due bombole d’ossigeno ancora oggi presenti all’interno di alcune carlinghe. Sono ben visibili le scritte “Pirelli Milano” sui pneumatici deteriorati dalle intemperie, le targhette con la dizione “Aeroplani Romeo Napoli” e il numero di matricola, nonché le date, come quella su una bombola all’interno di un relitto (22.06.1937) che attesta l’autenticità del materiale rinvenuto e gli conferisce un valore storico di notevole importanza.
Fonte: Italfor Kabul
(Foto d'epoca di IMAM Ro 37)
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lunedì 19 ottobre 2009
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